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Brașov, non solo il Castello di Dracula

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Se vi proponessi un viaggio in Transilvania, nella città di Brașov (la seconda più visitata della Romania, dopo Bucarest), dopo aver consultato guide turistiche spicciole, pensereste inevitabilmente al conte Dracula, al suo Castello Bran, il solito percorso misterioso sulle sue tracce! Nell’immaginario di ogni viaggiatore, nutrito da libri di antropologia culturale, letteratura gotica, Transilvania è ormai sinonimo di “vampiro” e Brașov il luogo in cui sorge il “suo” castello. La colpa è di Bram Stoker che, nel 1897, ambientò il suo romanzo da queste parti, senza aver mai visitato la Romania, semplicemente puntando il dito estratto dal suo immaginario su una mappa.

Per i rumeni,  invece, il principe Vlad l’Impalatore non è poi così diverso dagli altri monarchi del XV e XVI secolo. Nonostante fosse considerato dai suoi nemici un assassino assetato di sangue, i libri di storia ne parlano come un eroe nazionale, col merito di aver mantenuto integro lo stato della Valacchia, combattendo eroicamente contro i turchi guidati da Maometto II, conquistatore di Costantinopoli.

dracula festivalPerciò, una volta arrivati a Brașov, vi consiglio di non chiedere troppo in giro di Dracula, il vampiro letterario, senza fare riferimento anche all’eroico Vlad III, perché gli abitanti di Brașov non ne parleranno volentieri. Eppure la consapevolezza che il flusso turistico sia legata alla sua figura leggendaria è evidente e non a caso, da tre anni,  nel mese di ottobre, si tiene il Dracula Film: Horror and Fantasy International Festival, che si aprirà quest’anno con l’anteprima del film di animazione Hotel Transilvania 2.

Ma a Brașov c’è molto di più!

piazza sfatului
Piazza Sfatului, Piazza del Municipio

Conosciuta anche con il nome tedesco Kronstadt, è una delle più antiche città dell’Europa, fondata dai cavalieri teutonici nel 1211 e fortificata dai sassoni, nel 1235. Fa parte delle sette città sassoni della Transilvania, chiamate Siebenbürgen (insieme a Sibiu, Bistrița, Sighișoara, Cluj, Mediaș e Orăștie), edificate in seguito alla colonizzazione dell’Est da parte di popolazioni germaniche. I cosiddetti Sassoni della Transilvania hanno influenzato notevolmente sia la cultura che le tradizioni locali, l’architettura, ma anche la toponomastica dei luoghi. Tuttavia, nel tempo la presenza sassone è diminuita, lasciando spazio ad altre nazionalità: rumena, la più numerosa, ungherese, diventata oggi la minoranza linguistica più grande della città. Esistono anche comunità di zingari, russi, greci ed ebrei.  Tutte queste caratteristiche rendono Brașov un piccolo centro cosmopolita, che conserva in maniera evidente la struttura medievale, con il suo dedalo di stradine, le facciate barocche, le guglie gotiche e le grandiose mura di cinta, costruite nel XV secolo. Lunghe 3 kilometri e alte 12 metri, le mura la rendono la città più fortificata della Transilvania.

piazza municipio
Piazza Sfatului, Piazza del Municipio

Il nostro viaggio inizia nella Piazza Centrale della città, chiamata Piazza Sfatului, ossia Piazza del Municipio, una piazza a 360 gradi, particolare per l’architettura degli edifici bassi che formano un complesso omogeneo, per le sue dimensioni molto grandi, che danno un’idea dell’importanza della città nel Medioevo. Una volta qui si svolgevano le fiere e i mercati che raccoglievano gente da tutta la regione. Oggi la piazza e animata da numerosi caffè e ristoranti aperti fino a tardi. Del suo ricco passato conserva in particolare la Casa dei Mercanti (1544), antico padiglione trasformato in una galleria commerciale. Meritano una visita attenta la Cattedrale ortodossa della Dormizione della Vergine, in stile neobizantino del XIX  secolo, e  la Casa del Consiglio, del  XIV secolo, oggi un museo di storia della regione.

chiesa nera
La Chiesa Nera

La piazza ospita soprattutto il più grande edificio di culto in stile gotico del Sud-Est europeo, la Chiesa Nera (chiamata inizialmente la Chiesa di Santa Maria), costruita tra il 1385 e il 1477. Nel 1689 un grande incendio devastò gran parte della città e annerì le mura della chiesa, da allora il suo nome è stato cambiato per testimoniare la sua tragica storia. La chiesa può accogliere circa 5000 persone, praticamente l’intera popolazione della città al momento della sua costruzione. Le sue dimensioni sono impressionanti: 90 metri di lunghezza, 37 metri di larghezza e una torre croce di 65 metri.

organo
Organo della Chiesa Nera

Linterno è in stile barocco ed è riccamente decorato. L’edificio ospita una tra le più grandi collezioni di tappeti orientali in Europa composta da 119 tappeti anatolici (donati alla chiesa da alcuni mercanti tedeschi tra il XVII e il XVIII secolo, come ringraziamento per essere sopravvissuti nelle terre barbare) e un enorme organo con oltre 4 mila canne, costruito nel 1839 da Carl August Buchholz,  utilizzato anche oggi per concerti.

La chiesa comprende 6 portali di diversi stili architettonici, dal gotico al rinascimentale.

statua bambinoC’è un dettaglio tenebroso che rende ancora più particolare questa chiesa. Si tratta di una statua insolita per un luogo di culto, che raffigura un ragazzino che sembra stia per cadere dal tetto. Secondo le leggende, sarebbe stato un apprendista molto abile, ucciso per invidia dal capo-mastro. Questo lo avrebbe spinto giù dalla chiesa, ma poi, schiacciato dal rimorso, avrebbe deciso di erigere una statua in sua memoria.
Un’altra leggenda racconta che in realtà la statua raffiguri il figlio di un artigiano, che ha lavorato alla costruzione, che cadde accidentalmente dalla chiesa. Con il cuore straziato dal dolore, il padre del ragazzo avrebbe costruito la statua in memoria di suo figlio.

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Strada Sforii, Via della Corda

Brasov è anche la città che vanta una delle strade più strette del mondo, secondo il sito Huffington Post.
Strada Sforii, o la Via della Corda,  è stata costruita nel XV secolo, come via di emergenza per i vigili del fuoco. La strada è lunga 83 metri e misura solamente 110 cm, nella parte più angusta.

Per chi si vuole allontanare un po dal centro storico, fuori dalla cinta muraria, si può inoltrare nel quartiere Șcheii Brașovului, anticamente abitato solo dalla popolazione rumena, che non aveva accesso nella città sassone. Le case piccole, con giardini che si arrampicano sui pendii della montagna, contrastano con i palazzi stretti racchiusi tra i bastioni della città sassone.  La cinta muraria, con le porte, un tempo chiuse, segna il vecchio confine tra le due parti della città. Il quartiere è dominato dalla Chiesa di San Nicola, fondata nel 1292, inizialmente in legno,  poi ricostruita in pietra a partire da 1495, in stile gotico,  e successivamente ampliata in stile barocco. La collezione di icone del 1500 rende questa chichiesa san nicola2esa un vero tempio ortodosso, molto importante in una zona dominata dai sassoni protestanti.  Non a caso proprio nella corte della chiesa fu edificata la prima scuola rumena di Brasov, nel 1583, e la prima stamperia di libri rumeni. Per chi sentisse un po’ di nostalgia delle atmosfere cupe e lugubri, dei film di Coppola, si può avventurare nella visita del cimitero adiacente alla chiesa, aperto a tutti,  anche di notte, dove può camminare tra le tombe ricoperte di fiori, crocifissi in marmo e fantasmi inquieti.

Se alla fine di questo viaggio sentirete comunque la nostalgia del conte Dracula, non vi rimane che andare alla sua ricerca nel Castello di Bran, dove però, sappiate che probabilmente fu solo di passaggio, proprio come lo sarete voi!


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