Quante ne hanno fatte i rumeni!

Nel 1903, un giovane inventore presentò all’Accademia delle scienze francese il progetto di un veicolo più pesante dell’aria, che, secondo lui, avrebbe volato. Non fu compreso e il suo progetto fu respinto, con la seguente motivazione: Il problema del volo con una macchina che pesi più dell’aria non può essere risolto e si tratta soltanto di un sogno.
Il sognatore era un inventore rumeno, Traian Vuia, che,nonostante tutti i rifiuti, non si arrese, e, qualche mese dopo, ottenne comunque il brevetto, in Francia e in Gran Bretagna.
L’aereo, chiamato “Vuia I”, era un monoplano con un’ampia ala posta in alto e venne completato nel dicembre 1905. Il 18 marzo 1906 la macchina era pronta a tentare il decollo: l’esperimento riuscì, anche se in effetti non volò, ma si staccò da terra di pochi centimetri, il che fu sufficiente ai giornali dell’epoca per celebrare l’impresa. Il più grande merito di Vuia fu quello di essere riuscito a far decollare il velivolo con i propri propri mezzi e su un terreno piatto, senza l’aiuto di rampe, rotaie o catapulte, come successe tre anni prima, con il velivolo dei fratelli Wright, che decollò invece con l’ausilio di una catapulta.
Quattro anni dopo, nel 1910, un altro inventore e ingegnere rumeno, un altro sognatore, Henri Coandă, progettò, costruì e pilotò il primo aereo alimentato a termogetto, chiamato Coandă 1910, dando così vita al primo aereo con motoreattore della storia dell’aeronautica. Durante la presentazione pubblica, al Salone Internazionale dell’aeronautica di Parigi, Coandă perse il controllo del velivolo, che precipitò e prese fuoco. Fortunatamente, riuscì a salvarsi. In seguito alla caduta del suo aereo, osservò che le fiamme e il gas incandescente emesso dal fuoco tendevano a restare vicini alla fusoliera. Dopo più di 20 anni di studi di questo fenomeno con altri suoi colleghi, Coandă descrisse quello che in seguito fu battezzato “Effetto Coandă” (tendenza di un getto di fluido a seguire il contorno di una superficie vicina). Questo fenomeno è stato utilizzato in molte invenzioni aeronautiche ed è fondamentale per la progettazione dei veicoli supersonici.


Vi basti sapere che, ad esempio, se i nostri aerei hanno la forma che hanno è grazie all’ingegnere rumeno Rodrig Goliescu, che ha costruito il primo aereo con la fusoliera; o che l’utilizzo del cemento nell’architettura moderna lo dobbiamo a un altro ingegnere rumeno, Anghel Saligny, che progettò e costruì, nel 1895, il ponte più lungo d’Europa (all’epoca anche il terzo del mondo), il ponte di Cernavodă, sul Danubio.
Related News

Potevo essere un vampiro errante
Sono entrata nel mondo passando, in pochi giorni, da un prete che mi battezzava inRead More

Al bar col morto
Immaginate un bar dove al posto delle sedie e dei tavolini ci sono delle bareRead More
Comments are Closed